domenica 16 giugno 2013

Conigli....

(Scritto giovedi' scorso in aereoporto prima di tornare a Milano)

Sicuramente mi abituero', col tempo, ma per ora non riesco a fare a meno di stupirmi ogni volta che vedo in giro per la citta' dei conigli!

L'altro ieri stavo andando in ufficio in bicicletta, e come al solito ho preso la strada "sbagliata", nel senso che cercando di orientarmi ho allungato un po' invece che accorciare.
Poco male, di solito mi succede piu' spesso quando torno a casa, ma in fondo impiego 15 minuti ad arrivare inufficio e sono sempre tra i primi, se per una volta ci metto 5 minuti di piu' non e' certo una tragedia.
Sbagliando strada sono finito al Erasmuspark, o almeno credo si chiami cosi', e l'ho attraversato sempre in sella a "Siorrentina".
Su un lato del parco, oltre un ponticello ciclabile, c'e' una specie di isola circondata da un canale.

La cosa che mi ha colpito per prima e' che i ponti che la collegano al resto del parco hanno una specie di griglia che si deve attraversare prima di salire sul ponte.... che strano mi sono detto, mi ricordava le inferiate messe a terra per bloccare le mucche in certi pascoli che ho visto in giro.
Ma di mucche non se ne vedevano... anche se l'isolotto era coperto da un bel prato che sembrava brucato di fresco... ma poi dai: non siamo mica in India !
Guardando cosi' di sfuggita il prato sembrava costellato di cose marroni, altro possibile segno di mucche: delle "boasse" (o defecazioni bovine di forma tondeggiante....).
Ma ancora nessuna mucca...
Poi' all'improvviso una "boassa" si e' mossa!
Conigli !!!!

Il prato era costellato di conigli in un numero esorbitante, saranno stati un centinaio almeno, uno ogni 4-5 metri, con tanto di cumuletti di terra delle tane!
Insomma: le griglie servivano a tener per quanto possibile i conigli confinati nel'isolotto, dove scorrazzavano e si riproducevano allegramente.
Mi sono domandato perche' non scappassero, perche' delle semplici griglie per terra bastassero a tenerli tranquillamente rinchiusi, poi mi e' venuto in mente il libro "La collina dei conigli" e di come questi animali siano gregari, abituati a vivere in colonie, ed ecco quindi che le griglie piu' lo spirito di socializzazione abbia fatto raggruppare tanti conigli in quel posto.

Comunque di conigli se ne incontrano in tanti posti, a volte penso che in ogni praticello ce ne sia qualcuno, piu' o meno nascosto.
Ieri, mentre andavo da un ufficio ad un altro, vicino alla stazione di Sloterdijk, non lontano dal primo prato dove ho visto i conigli qui ad Amsterdam, lungo una strada con qualche cespuglio ho visto un coniglietto che sara' stato di poco piu' di qualche settimana, avrei potuto tenerlo in mano tanto era piccolo...
Che tenerezza vederlo li che brucava un po' d'erba, guardandosi intorno.
E quando, non sono riuscito a resistere, mi sono avvicinato un po' di piu' per guardarlo da vicino ha fatto un paio di saltipassotti (quel modo troppo buffo e simpatico che  hanno di camminare buttando avanti le gambe anteriori e poi riportare le gambe posteriori in posizione seduta nel nuovo posto) e poi si e' girato a guardarmi, continuando a masticare qualche filo d'erba.
Avrei voluto prenderlo e portarmelo a casa, anche se poi ho pensato a quali rischi per la salute possano rappresentare dei conigli cresciuti cosi' per strada.
Peccato non poterlo prendere, ma potro' sempre guardarli vivere in giro per la citta'.

3 commenti:

  1. Io mi accontento dei leprotti quando vado a correre tra i campi, oltre alle decine di specie di volatili.
    Roberto

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  2. che strano per noi che siamo abituati solo con uccelli di Milano. lo stesso anche in Istanbul

    mi ricordo in Toronto ovunque c'era scoiattolo e procione - in certe ore del giorno ( che avevo scambiato un gatto con gobba )

    bello questo variazioni delle città

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  3. Scoiattoli e tamie sono molto comuni al nord. A Duesseldorf in pieno centro (parcoo H. Heine) era pieno. Qui da noi a Milano si vedono (e di sfuggita) solo topi. Avrà un significato?

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