venerdì 2 agosto 2013

Storia personale e storia collettiva

Ci sono momenti della storia di una persona che sono cruciali, che segnano un prima ed un dopo, e possono essere anche piu' di uno ma certo non molti.
Nella mia storia questi momenti sono ad esempio l'arrivo dei figli e certamente anche il trasferimento qui ad Amsterdam.

Ed anche nella stroria di un popolo ci sono momenti di questo tipo.
Negli ultimi tempi ho letto dei libri e visto dei film che in qualche modo hanno tutti a che fare con quello che per noi italiano e' uno di questi momenti.

Ho visto:
"El Alamain" un film sulla guerra in Nord Africa
"Il Sergente" di Marco Paolini sulla ritirata di Russia

Ho letto:
"Se questo e' un uome" sui campi di sterminio Nazisti

Sono tutti insomma libri e film un po' pesanti.... forse non l'ideale per questo momento per me anche se sicuramente molto importanti e belli.
E sono tutti incentrati su eventi legati all'ultima guerra.

Ed ora volevo leggere invece qualcosa di piu' leggero, e tra i libri che mi sono portato dietro ne ho scelto uno che, guarda caso, parla anche questo di qualcosa legato all'ultima guerra: "L'evacuazione" di Ferruccio Parazzoli

Probabilmente pochi conoscono questo libro, e vi assicuro che l'ho scelto non per la guerra, che nel libro ci entra di sfuggita.
L'ho scelto perche' parla di Piazzale Loreto, e non per i fatti del 1945 bensi' perche' il protagonista abita al numero 7 di Piazzale Loreto e dal suo appartamento all'ottavo piano domina il paesaggio urbano.
L'ho scelto perche' parla del quartiere dove sono nato e cresciuto, ancor piu' negli ultimi anni quando abitavo in via Venini.
E il fulcro della trama e' il fatto che domenica 23 novembre del 2003 l'intero quartiere dev'essere evacuato per il disinnesco di una bomba aerea del '43 ritrovata nel cortile di vial Brianza 34 (tra l'altro qualcuno abita' proprio li'?), da cui appunto il titolo.

Come vedete anche un romanzo che parla di un quartiere di Milano ha come uno dei punti focali l'ultima guerra.

Ora io mi domando: anche per gli olandesi, per la loro storia l'ultima guerra ha rappresentato uno di questi punti ?
Girando per Amsterdam ho la sensazione che una grossa cesura temporale qui sia tra il "Secolo d'oro" ed il dopo, non ho percepito questa stessa distinzione tra prima e dopo la guerra, se non forse per Anna Frank e la deportazione degli Ebrei.
Non conosco ancora abbastanza bene gli olandesi per sentire se per loro c'e' un "prima" ed un "dopo", non ne conosco abbastanza, ma forse un giorno potro' capirlo.

1 commento:

  1. L'unico contributo concreto che posso darti è che sicuramente loro hanno vissuto le guerre fiamminghe durante il rinascimento, e le guerre con la Francia visto che Luigi XIV era ansioso di annettersi questi porti. Non so se portino con orgoglio il ricordo della lega Anseatica, così come invece fanno i tedeschi. Ma quello che ai più non è noto è che nel XX secolo erano neutrali, e lo sono stati durante la I Guerra Mondiale. Nella II Guerra Mondiale furono invece invasi dai tedesci per agirare la linea dei forti (Maginot). Per questo fra l'altro oddiano i tedeschi.

    RispondiElimina